Ultimo aggiornamento il 7 Luglio 2019 alle 7:42
I 4 pilastri dell’OpenX che rivoluziona la finanza mettendo insieme fintech e banche
OpenX è il nuovo paradigma che detterà le condizioni per la collaborazione tra banche, fintech e terze parti, secondo il report di Capgemini ed Efma
Mentre le banche discutono sui vantaggi e i rischi dell’open banking, il modello è già stato superato. OpenX è il nuovo paradigma che detterà le condizioni per la collaborazione tra banche, fintech e terze parti, e permetterà alle banche di sopravvivere alle minacce delle telco sempre più pronte a “mangiare la torta” dei servizi finanziari.
Questa è l’opinione che emerge in uno studio realizzato da Capgemini ed Efma, che ha indicato i presupposti dell’OpenX, invitando le banche a mettere in discussione i loro modelli di business e dare vita a un mercato davvero collaborativo: una sharing economy dei servizi finanziari con innumerevoli vantaggi per i consumatori.
«Fino a oggi molte banche e fintech hanno considerato l’open banking come una semplice soluzione tecnologica, senza cambiare davvero le loro strategie di business. Così facendo l’open banking ha fornito soluzioni a breve termine, per problemi di ieri, senza sfruttare davvero le opportunità che esistono», si legge nel report.
In altre parole, l’open banking finora è servito come sistema per creare nuovi prodotti finanziari, escludendo due aspetti di fondamentale importanza:
Per raggiungere in concreto questi due punti è necessario il passaggio dall’open banking a un modello di OpenX, che si fonda su quattro pilastri.
Secondo il report di Capgemini ed Efma sono quattro i pilastri che definiscono un nuovo paradigma per una più proficua collaborazione tra banche, fintech e terze parti:
Come possono riuscire le banche a mantenere la loro influenza all’interno della nuova sharing economy dei servizi finanziari? La chiave sono le API e, soprattutto, partecipare attivamente alla realizzazione di protocolli per uno standard condiviso nel loro utilizzo: «Le API sono e saranno continuamente sottoposte a un processo di standardizzazione per due motivi principali: per migliorare la qualità delle loro performance e la sicurezza», si legge nel report.
Capgemini ed Efma ragionano poi anche sui possibili modelli di revenue delle API. Da quelli più diretti, come la divisione delle revenue tra banche e fintech che le utilizzano, al modello fee (dove si pagano fee per l’accesso), fino a modelli di guadagno più indiretti, che saranno quelli più popolari nell’OpenX. Come i due che descriviamo:
«Nel modello di revenue “Actionable data”, le aziende collaboreranno per identificare delle nuove opportunità, favorendo le attività di cross selling e up selling», si legge nel report.
Un esempio di quest’approccio è la britannica Starling Bank, che ha creato un vero e proprio marketplace-vetrina per altre fintech. Queste possono farsi conoscere al pubblico di Starling che, dal suo canto, può così aumentare l’offerta per offrire più valore ai propri clienti, incrementare il traffico sulla piattaforma e le interazioni. Le fintech possono anche accedere ai dati della banca, per ottimizzare e migliorare i servizi che offrono sulla piattaforma.
Il report indaga poi i ruoli che i nuovi attori del marketplace dei servizi finanziari potranno avere. Al modello tradizionale “integrato” – nel quale un’azienda mantiene il controllo del servizio, dalla sua creazione alla sua distribuzione – con OpenX nascono nuovi ruoli, che vengono così descritti:
La realizzazione del modello OpenX passa per alcuni ostacoli, come la sicurezza dei dati e la paura di perdere il controllo degli stessi da parte delle banche. Senza dimenticare il problema della privacy che sarà sempre più sentito dai consumatori.
La soluzione è ancora una volta nella parola “collaborazione”: «Il marketplace OpenX vedrà i suoi player sviluppare e adottare tecnologie standardizzate e superare le sfide della sicurezza e della privacy, lavorando con specialisti ed enti di controllo. Le banche dovranno lavorare con i player di altri ecosistemi per massimizzare l’utilizzo dei dati ed essere sempre al primo posto nella mente degli utenti durante tutta la loro esperienza nei servizi finanziari», si legge nel report.
Il report è gratuito. Clicca qui per scaricarlo.