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“Anche in Italia si può fare innovazione”. Lo dice smentendo le sue stesse parole – pronunciate poco più di un anno fa – Daniele Ratti, fondatore di Fatture in Cloud in un giorno molto speciale per la sua creatura. La startup ha infatti annunciato la sua “mezza exit”, ossia la cessione del 51% della società al gruppo Team System, che con un fatturato atteso di 260 milioni di euro nel 2015, ha un ruolo chiave in Italia nello sviluppo di gestionali di contabilità e copre oltre il 40% del mercato dei commercialisti.

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Una valutazione milionaria pur restando in Italia

In un’intervista rilasciata nell’ottobre del 2014 a Smartmoney, il fondatore ventitreenne di Fatture in Cloud lamentava il fatto che in Italia non bastasse fare un buon prodotto per ricevere delle offerte di investimento degne di questo nome. “Mi hanno fatto proposte da poche decine di migliaia di euro per quote del 30 o 50%” – diceva Ratti – “Io accetterei un finanziamento se la mia società venisse valutata 2 o 3 milioni”. Ricontattato in queste ora, ha confermato che questa volta i risultati sono stati diversi e che si è trattato di una valutazione “di diversi milioni”. Nella decisione di vendere al gruppo Team System però non hanno contato solo i soldi “si tratta di una buona valutazione, soprattutto se si considera che siamo in Italia e non all’estero, ma abbiamo deciso di vendere soprattutto per quello che il gruppo può metterci a disposizione, come ad esempio: il 40% del mercato dei commercialisti e tutte le loro competenze da leader del settore nel mercato della fatturazione elettronica”, spiega il fondatore.

Proprio il via alla fatturazione elettronica ha dato una grande mano a questa startup nata solo pochi prima, ecco perché i soci hanno deciso di attrezzarsi subito anche in questo campo, una scelta rivelatasi sicuramente vincente e che ora grazie all’ingresso di Teamsystem darà loro la possibilità di gestire tutto il processo della fatturazione elettronica, compresa firma digitale, invio e ricezione dei messaggi con un sistema di interscambio completamente trasparente all’utente.

Due anni di vita e 45 mila utenti

La startup di fatturazione in cloud in nemmeno due anni anni di vita ha visto triplicare i propri utenti (attualmente sono 45 mila, un anno fa 17 mila), ha chiuso il primo anno con un fatturato di 200 mila euro e punta a chiudere il secondo a mezzo milione di euro. Attualmente i dipendenti sono tre e due i soci, ma dopo acquisizione l’intenzione è quella di crescere e ad assumere diverse persone già dalle prossime settimane. “Inizia adesso la vera parte grossa della nostra avventura” ha annunciato Daniele Ratti, aggiungendo che per ora sono partiti da un nuovo ufficio a Bergamo.  L’internazionalizzazione?  “Sì, ma sicuramente non prima della seconda metà del 2016, prima dobbiamo conquistare questo territorio, offrendo il miglior servizio di fatturazione in Italia. Soprattutto, vogliamo integrarci per bene con tutti i commercialisti italiani per fare un servizio di fatturazione elettronica semplice e trasparente come nessuno attualmente offre”, ha concluso il fondatore di Fatture in Cloud.