firma email wapp 3

0211_forbes-cover-marcus-paypal-0030314_768x1000

PayPal un sorvegliato speciale al centro di due battaglie: la prima per il controllo di ogni transazione a livello globale contro i giganti di Internet, la seconda per il controllo del suo stesso destino contro eBay.

Da 21 mesi è David Marcus alla guida di PayPal. In questo periodo sono stati 143 milioni gli utenti che hanno pagato con PayPal attraverso i loro smartphone grazie ad una gamma di nuovi prodotti innovativi e ci si aspetta che il valore della società superi quello di chi l’acquistata nel 2002, eBay.

L’idea e l’obiettivo di PayPal sono sempre stati chiari: portare velocità e semplicità nello shopping via Internet. Oggi la sfida è portare la stessa esperienza nel mondo fisico (qui lo ha spiegato a SmartMoney il country manager italiano Angelo Mergegalli).  L’ostacolo principale non è tecnologico: si tratta di convincere in particolar modo gli esercenti che questa è la strada giusta da seguire. I clienti vorranno sempre più pagare velocemente e con i loro dispositivi mobili e vorranno sempre più un esperienza di pagamento arricchita da servizi come coupon, programmi fedeltà, promozioni ecc…

La moneta sta diventando mobile e questo trend è inarrestabile: Gartner stima che I mobile payment raggiungeranno il valore di 720 miliardi di dollari all’anno entro il 2017. Un balzo enorme se sei considera che sono stati transati via mobile 235 miliardi di dollari lo scorso anno. Ma I margini per crescere ancora ci sono eccome: globalmente presso I punti vendita sono circolati 15 triliardi di dollari nel 2013.  Chiunque riesca a giudicarsene una fetta rilevante attraverso il mobile accrescerà il suo valore non solo grazie alle commissioni sulle transazioni ma anche grazie all’enorme mole di dati sui clienti e le loro abitudini di acquisto e sulla possibilità di fare pubblicità sempre più mirata e targetizzata. Non sorprende dunque che proprio PayPal consideri suoi diretti rivali non tanto gli istituti di pagamento più tradizionali quanto i gigianti del web come Google, Amazon, Apple o le startup che piu stanno avendo successo in questo mondo come Square creata dal fondatore di Twitter Jack Dorsey.

Ma PayPal, il bimbo prodigio dell’ultimo dot.com boom secondo la definizione che ne ha dato Forbes, non teme il confronto. Soltanto lo scorso anno nei 193 Paesi in cui opera, PayPal è stata in grado di far transare 180 miliardi di dollari in 26 diverse monete nazionali e i suoi ricavi sono cresciuti del 20% rappresentando oggi il 41% dei ricavi di eBay e il 36% del suo utile. E a chi nel 2002, quando PayPal fu comprata da eBay per 1,5 miliardi di dollari, disse che quel prezzo era uno sproposito, oggi andrebbe fatto nostare che PayPal vale circa la metà di quei 70 miliardi di dollari che rappresentano il valore di mercato di eBay.

Ecco perché molti credono che in realtà la domanda su chi controllerà la corsa all’oro dei mobile payment si risolve con la risposta ad un’altra domanda: chi controllerà PayPal? Domanda legittima secondo Forbes che in un’analisi che sa molto di provocazione ha evidenziato come PayPal gioverebbe da un distacco da eBay. “Non penso che eBay sia un’azienda ben gestita e per capirlo basta metterla a confronto con Amazon e la crescita di quest’ultima. Mentre il prezzo delle azioni di eBay dal 2008 è salito dell’80%, durante lo stesso periodo Amazon lo ha aumentato del 400% e Visa e MasterCard del 245%. eBay ha soltanto cavalcato un’onda positiva E quando le cose vanno bene, everyone looks good”. In realtà è PayPal il vero gioiello e eBay ne sta soltanto oscurando il valore e il potenziale.

Ebay insomma renderebbe molto più complessa a PayPal la battaglia contro I giganti del  mondo di Internet. Google oltre a lanciare il suo wallet disponibile sui miliardi di dispositivi Android in circolazione ha recentemente stretto un accordo con MasterCard per essere accettato da milioni di esercenti. Apple ha usato i suoi stessi punti vendita per testare pagamenti via mobile e con il lettore di impronte digitali presente nel 5s c’è da prevedere che non faticherà molto a convincere i suoi milioni di clienti a pagare con il melafonino anziché con carte di credito e firme Apple. Amazon sta elaborando un sistema di pagamento basata sul Kinlde con cui gli utenti potranno facilmente scambiarsi denaro l’un con l’altro.

Adesso tocca al CEO David Marcus trovare il modo di rispondere alle mosse di questi giganti e realizzare la missione di PayPal: “to be center of every transaction, everywhere. Platform agnostic. Online or physical”.

David Sacks il precedente COO di PayPal è convinto che l’unico modo per riuscirci è fare in modo che PayPal sia il più flessibile possibile, quindi slegarlo da eBay: “Se si permettesse a PayPal di essere padrone di sé e del suo destino questa aziende potrebbe davvero divenire in breve tempo la più grande financial company del mondo”, ha affermato Sacks subito dopo averla lasciata.

Altri analisti pensano invece che non necessariamente PayPal funzionerebbe meglio se fosse un’azienda autonoma, ma sicuramente non le giova il controllo di eBay. Per questo suggerirebbero di venderla a compagnie come Visa, che da sempre si muovono in un mercato analogo e pagherebbero un prezzo davvero elevato per un gioiello come PayPal.

Ma a questi si oppongono la voce e i numeri di chi fa notare che una volta rotte le catene di eBay, PayPal potrebbe valere fino a 100 miliardi di dollari, più del doppio quindi dei 40 di oggi.