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Un numero sempre crescente di esercenti e rivenditori di servizi adotta Bitcoin come sistema di pagamento semplice e conveniente, date le commissioni inequivocabilmente più basse di quelle dei pagamenti con carta di credito. Sono, inoltre, diverse le startup del settore offrono tecnologie plug-and-play per consentire ai siti di e-commerce di accettare questa forma di pagamento. In dicembre, Microsoft ha iniziato ad accettare bitcoin permettendo ai propri utenti di comprare app, giochi e video attraverso la critpomoneta con il supporto di BitPay.

Grazie a Bitcoin si vende di più

In febbraio anche Dell, terzo al mondo per vendite di computer aveva iniziato a vendere in Bitcoin negli Stati Uniti. grazie a Coinbase, ed è di questa settimana la notizia che la possibilità verrà estesa anche al Canada e al Regno Unito. Secondo l’azienda le vendite hanno avuto un incremento da quando il sito ha iniziato ad accettare i Bitcoin. La transazione con importo maggiore su Dell.com è stata eseguita per un PowerEdge server system da costo di 50mila dollari.

La mossa di T-Mobile

Probabilmente è anche sulla scia di queste novità che T-Mobile ha deciso di accettare Bitcoin come forma di pagamento per le ricariche telefoniche. Al momento la possibilità vale solo per la Polonia, dove viene offerto anche un 20% in più di traffico bonus per chi utilizza le criptomonete al posto di contanti e carte di credito.

T-Mobile è tra i principali operatori del Paese con più di 15 milioni di clienti ma è l’unico ad aver lanciato la “sfida Bitcoin” a Varsavia in partnership con il processor InPay. Di fatto l’azienda non deterrà alcun Bitcoin ma verrà ripagata dal tramite  in moneta locale ad ogni transazione. L’esperienza per l’utente è piuttosto semplice: invia in bitcoin a T-Mobile l’esatto importo della ricarica e riceve in cambio un codice univoco da inserire sul proprio telefonico per sbloccare il credito.

L’Italia c’è

La moneta virtuale dunque prende sempre più piede nel mondo, e anche in Italia dove da Nord a Sud sono sempre più i commercianti (soprattutto i piccoli) che decidono di aprire i loro borsellini ai Bitcoin. La mappa completa degli esercizi commerciali che accettano bitcoin la traccia il sito CoinMap.orgche indica indirizzi, numeri di telefono e siti web di tutti i negozi. Siamo indietro dunque ma non troppo: secondo il sito Bitnodesche tiene il dito premuto sul polso del numero di transazioni in bitcoin che passano dai nodi della rete, l’Italia è al decimo posto in una classifica che vede in cima gli Stati Uniti seguiti da Russia, Germania, Cina, Regno Unito, Canada, Olanda, Francia e Australia.