firma email wapp 3

unnamed

Prima o poi i contanti spariranno, in molti lo dicono, altri non lo credono possibile, ma tutti devono correre ai ripari. Da qualche mese i commercianti hanno l’obbligo di dotarsi di dispositivi e accettare pagamenti con il bancomat. Ma perché affidarsi a un Pos tradizionale e non puntare sulle alternative che sfruttano uno smartphone, un lettore di carte di credito e un collegamento Bluetooth? Una tecnologia molto più economica e conveniente per studi professionali, commercianti e artigiani (ne abbiamo parlato qui). Quello dei pagamenti mobili  è un settore in cui si stanno moltiplicando le offerte di operatori, banche e aziende specializzate, anche per far fronte ai nuovi obblighi di legge. Tra queste  c’è anche Wallet-Abile un prodotto italiano che si collega a servizi che consentono agli esercenti di gestire la fatturazione e il magazzino prodotti.

Costa 69 euro, più 25 centesimi per transazione, più 2,75% di commissione su carte di credito e 1% su Pagobancomat. Inoltre è ad oggi il solo a supportare anche Windows Phone, oltre che Android e iOs.

“I clienti non solo comprano il nostro prodotto per l’obbligo di legge. Ma lo utilizzano perché è facile da usare e non prevede costi aggiuntivi” Roberto Premazzi, è il Ceo di Wallet-E la startup innovativa che ha lanciato sul mercato Wallet-Abile. “La società è nata nel 2013 da un’idea mia e degli altri due soci fondatori, Andrea Costa e Luca Del Col Belletto. Veniamo dal mondo delle telecomunicazioni e siamo convinti che sia necessario lavorare su sistemi di pagamento innovativi. Lo spazio sul mercato c’è. Si tratta però di trovare soluzioni semplici e poco costose”.

A un paio d’anni di distanza Wallet-E è un’azienda con 10 dipendenti tutti, eccetto i fondatori, sotto i 30 anni d’età e ha siglato un accordo con Infracom Italia. Il primo prodotto lanciato dalla startup è proprio Wallet-Abile, un dispositivo pensato per rispondere alle esigenze di artigiani, imprese, professionisti con partita Iva, assicuratori, venditori che hanno la necessità di acquisire pagamenti con le carte in mobilità e con costi e modelli di business differenti dal modello bancario. “Il nostro cliente è un professionista che non ha possibilità di pagare per un servizio che usa poco” dice Premazzi, “abbiamo voluto far arrivare il servizio anche a liberi professionisti che non usano il Pos per problemi di costi. Per farlo siamo partiti da un dispositivo piccolo e leggero realizzato su nostro design”.

Ma un prodotto di questo genere come si distingue dalla concorrenza? “Abbiamo curato il portale web dove il cliente può tenere sotto controllo le sue transazioni e abbiamo sviluppato una app compatibile con tutti gli smartphone. Ma il punto di forza di Wallet-Abile sta nel fatto di essere il primo Pos Mobile in Italia integrato con un sistema gestionale: Danea Easyfatt, il software gestionale di fatturazione”. E questo che cosa significa per l’esercente? “Aiutiamo il nostro cliente a risparmiare tempo nella gestione della contabilità. La pratica delle fatture è velocizzata grazie alla reportistica dei pagamenti in tempo reale. Una volta completato il pagamento è possibile visionare gli estratti conto degli incassi con il numero della fattura, il nome del cliente, etc. Inoltre, se nella scheda del cliente è specificato un indirizzo e-mail, Wallet-Abile provvede a inviare al cliente la ricevuta del pagamento effettuato”.

Il vostro dispositivo ha anche la caratteristica di essere multiconto che cosa significa? “Innanzitutto vuole dire che l’esercente non deve cambiare banca, ma anzi può scegliere transazione per transazione, su quale conto versare il pagamento che sta per ricevere. Una funzionalità importante, ad esempio, nel mondo delle assicurazioni, dove è necessario versare i premi su conti specifici a seconda della natura dell’assicurazione”.

Wallet-Abile ha l’obiettivo di coinvolgere sempre più privati a utilizzare metodi di pagamento diversi, ma l’introduzione dell’obbligatorietà del Pos basterà a convincere i professionisti con partita Iva a rinunciare ai pagamenti in contanti? “Il modello dei mobile Pos risulta attrattivo anche rispetto ai modelli tradizionali e questo perché non ha costi fissi, se non quello dell’acquisto del dispositivo. Le prospettive quindi appaiono decisamente incoraggianti. Io credo poi che non sia solo una questione di obbligatorietà, il Pos è diventato un’esigenza. Gli esercenti vogliono cambiare il modo di interagire con i propri clienti. E poi, anche per chi paga, è diventato più comodo farlo con la carta di credito o con il bancomat e su questo punto il nostro Pos è il più conveniente. Siamo gli unici sul mercato italiano a proporre una commissione dell’1% per i pagamenti con Bancomat e PostePay.